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A-5- Palazzo Vecchio: Le lapidi dantesche sotto il porticato del cortile; la maschera funebre di Dante
Palazzo Vecchio in origine Palazzo dei Priori, è il simbolo della città di Firenze – insieme a Santa Maria del Fiore – e da sempre sede del governo cittadino. Nel Trecento a forma di parallelepipedo, è stato ampliato di molto ad est: oggi ha una pianta a trapezio. La facciata principale è a bugnato.
A vederlo sembra una fortezza, con la sommità simile ad una cinta muraria merlata. La Torre con l’orologio– di Arnolfo - è decentrata e, visibile da lontano, rappresenta il potere comunale e la sua forza inespugnabile. Fu costruito a partire dalla fine del 1200, un periodo di faide cittadine tra guelfi bianchi -che simpatizzavano per i ghibellini- ed i guelfi neri legati al pontefice.
Il palazzo si erge dove un tempo erano le Torri degli Uberti, famiglia ghibellina sconfitta alla battaglia di Benevento, che vide confiscati i suoi beni e distrutte le sue case-Torri.
All’interno, sotto porticato, in fondo, davanti all’ingresso, si trova una lapide che ricorda Farinata degli Uberti (inf.X 91-93)
fui io sol colà dove sofferto/fu per ciascuna di torre via fiorenza
/colui che la difesi a viso aperto
Sempre sotto il porticato in fondo, davanti all’ingresso , altra lapide (par. XVI 109-110)
oh quali io vidi quei che son disfatti/per lor superbia
La lapide allude alla disfatta della famiglia – ghibellina - per superbia:
Una terza lapide, sempre nello stesso luogo, (Parad.XVI, 109-110)
Oh, come erano potenti allora quelli (gli Uberti) che poi furono distrutti
dalla loro superbia!

In Palazzo Vecchio si trova anche la maschera funebre di Dante usata nel film Inferno del 2016 (tratto dall’omonimo romanzo di Dan Brown) diretto da Ron Howard : è una scultura del XX secolo e non il vero volto di Dante.