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A 4- Il Bargello e il ritratto di Dante
Il Bargello era il palazzo del Capitano del Popolo, un magistrato a capo del consiglio cittadino, ed era anche carcere. Nel 1298 fu decretato qui l’esilio di Dante.
Il termine- che deriva dal latino medioevale barigildus (origine longobarda)- significa torre fortificata, castello, e tale appunto è il suo aspetto.
Il primo nucleo del 1255- 61, era un parallelepipedo il cui lato più lungo dava su via del Proconsolo, con unita una torre più antica detta Volognana.
Ala fine del secolo fu costruito un grande corpo, il cortile porticato e nel 1300 venne rialzato su via Ghibellina e via dell’Acqua. L’aspetto imponente, con merli guelfi, lo fa sembrare inespugnabile. Fu infatti costruito dopo la sconfitta Ghibellina. Il Bargello ospita oggi un importante museo.
All’interno, nella cappella del podestà, al primo piano, dove sostavano i condannati a morte prima di andare al patibolo, troviamo un ciclo di affreschi della bottega di Giotto con storie del Giudizio universale. Tra gli eletti del Paradiso, sulla parete di fondo, appare anche Dante Alighieri; il ritratto del poeta è probabilmente il più antico (coevo di quello dell’affresco presente al ristorante Fishing Lab in via del Proconsolo) e il più vicino alla realtà. I suoi lineamenti sono eleganti ed il naso pronunciato ma diritto.