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B2- Via Santa Margherita 1: Museo Della Casa Di Dante:
La cosiddetta casa di Dante, ricostruita a partire dal 1911 secondo i canoni medioevali si trova in una piazzetta silenziosa,. La vera dimora del poeta in realtà non era esattamente qui ma l’idea di pensarvi Dante è coinvolgente e il museo all’interno interessante.
Delle case originali degli Alighieri non resta infatti traccia. Forse sorgevano un tempo in piazza San Martino, accanto alla Torre della Castagna, dove oggi c'è il ristorante "Pennello".
Nel XX secolo venne creato l’attuale museo detto casa di Dante, che incorpora alcune case medioevali, La sua architettura è mossa: una facciata (appoggiata ad un'altra costruzione) con portale coperto da una tettoia; un’alta torre sulla destra; un piccolo pozzo sulla sinistra del portone .
Sul pavimento della piazza è inciso un ritratto di Dante , ritratto del quale non si conosce l’origine.
Su un lato della torre, su una mensola, è posto un busto del Poeta, opera di Augusto Rivalta.
In via Dante Alighieri una mappa in marmo bianco segnala i luoghi danteschi della zona.
In Via degli Speziali - si ricorda tra l’altro che Dante faceva parte dell’Arte dei medici e degli speziali-
accanto all’insegna del negozio “Guess” si trova la lapide che rivendica con orgoglio il fatto che la famiglia Alighieri aveva i natali nell’antico centro di Firenze :
Gli antichi miei e io nacqui nel loco
dove si truova pria l’ultimo sesto
da quel che corre il vostro annual gioco.
(Paradiso XVI, 40-42)
La suddetta lapide fa riferimento al palio di S.Giovanni
In quella che forse doveva essere la casa originale di Dante, davanti alla Torre della Castagna, un’ altra lapide cita i seguenti versi danteschi
Io fui nato e cresciuto
/sovra’l bel fiume d’Arno alla gran villa
(Inf. XXIII 94-95).

La cosiddetta casa di Dante è in realtà un museo che documenta la vita al tempo del Poeta nei suoi aspetti politico- sociali. Il museo venne inaugurato nel 1965 in occasione dei settecento anni dalla nascita di Dante ( 1265 ); in occasione dei 700 anni dalla sua morte il museo è stato completamente tecnologizzato. E’ ora possibile fare un tour virtuale che porta lo spettatore ad immergersi nella vita del poeta e nelle sue opere: la Divina commedia, i cui versi risuonano, è un grande libro aperto ad illuminare la sala 7.
Le diverse sale sono su tre piani, muniti di ascensore. Ricordiamo solo alcuni degli oggetti e delle raffigurazioni più significative presenti. Tutto è raccontato e recitato in lingua italiana e inglese : pannelli cronologici - sinottici sulla vita, l’esilio e il tempo del Poeta- sono appesi nelle varie stanze.
All’ingresso accoglie il visitatore una proiezione di immagini sfumate di Dante che racconta momenti della sua vita.
Al primo piano, piano politico dedicato alla vita del Poeta, colpisce una “sala immersiva” che narra la battaglia di Campaldino: nelle bacheche il presunto pugnale di Dante – che vi aveva combattuto a cavallo- con l’incisione tina-coeus.
Salendo le scale risuonano i versi del sonetto Guido vorrei che tu e Lapo e io .
Al secondo piano una ricostruzione della camera da letto e la “sala immersiva” nella Commedia, grande libro, parlante al tocco di un sensore sulle pagine spalancate. Alle pareti preziose edizioni con traduzioni in 49 lingue.
All’ultimo piano un pannello interattivo mostra l’evoluzione urbanistico-architettonica di Firenze dai tempi di Dante (con le case torri) , al 1400; 1600; fino ai giorni nostri.